“Best Foot Forward” è un inno sulla scena del sound system
Dub Judah, un esempio di eccellenza musicale, con una vasta carriera che mostra la padronanza di molteplici strumenti e il suo stile vocale distintivo. La sua prolifica produzione con la sua etichetta “Dubtech”, il suo ruolo di bassista nei Twinkle Brothers e i suoi numerosi contributi alla musica; sottolineare la sua eccezionale abilità artistica. In questa versione, il suo inimitabile stile vocale distilla un messaggio senza tempo: una strategia universale per il progresso. Ci ricorda che le soluzioni più efficaci sono spesso radicate negli atti di volontà più fondamentali. Questo ci ricorda che il progresso inizia con la decisione dell’individuo di “dare il meglio di sé”. Tale etica funge da modello di vita, spingendoci ad affrontare le sfide con i nostri migliori sforzi e, così facendo, a diventare architetti di un mondo migliore. “Best Foot Forward” è un inno sulla scena del sound system reggae da oltre un decennio. È iniziato come un dubplate per Salomon Heritage Sound System sul riddim “Joshua’s Anthem”, commissionato da Kibir La Amlak da Roots Arna nel 2011. Con gli anni passati è diventato evidente che il dubplate era troppo di impatto per rimanere solo un dub, e dopo diverse revisioni e sforzi di collaborazione tra Kibir La Amlak e Salomon Heritage, si è evoluto oltre la sua forma originale in un classico del reggae roots moderno che è ora pronto per il rilascio pubblico. La traccia rielaborata ora presenta contributi di Jah David e Tippy I degli Zion I Kings, insieme ad altri musicisti importanti come Westfinga, Ashanti Selah, Okiel McIntyre, Zoe Brown e Greg Jata. Prodotto, mixato e arrangiato da Kibir La Amlak, masterizzato su nastro e tagliato su vinile da Lewis Hopkin, viene pubblicato in tutto il mondo come frutto della collaborazione tra Before Zero Records e Salomon Heritage Label. Il lato B offre un rinnovato “Joshua’s Anthem”, con gli assoli di Aba Ariginal e I-Jah Salomon ora integrati dagli arrangiamenti di fiati di Okiel e Zoe, mantenendo la qualità dell’inno del brano. Dopo la traccia vocale, emerge un dinamico mix dub Kibir La Amlak, intriso di ritardi sincopati e riverberanti arresti primaverili. Un semplice taglio riddim segue il pezzo dei fiati, offrendo agli ascoltatori un’immersione profonda nella composizione musicale e fornendo ai selezionatori del sistema audio la tela perfetta per cantanti e cantori.
Di: FELIPESOUNDBOY