I DISCHI CHE HANNO FATTO LA STORIA
LONDON CALLING – THE CLASH
Tutto era iniziato tre anni prima quando il chitarrista c e il bassista Paul Simonon incontrano Joe Strummer all’ufficio di collocamento dove stavano facendo la fila per il sussidio.
In realtà i due, essendo alla ricerca di un cantante, lo stavano tenendo d’occhio.
Qualche tempo dopo con l’aggiunta prima di Terry Chimes e poi di Topper Headon i quattro sarebbero diventati i Clash, la band più iconica degli anni settanta. E poi sul finire del 1979 esce London Calling, un disco che spazza via i canoni del punk più “classico” mettendo insieme i generi musicali più diversi: dal reggae al r ‘n’ b, dal dub al rockabilly e al rock tradizionale classico.
Terzo album della formazione londinese, dopo The Clash e Give ‘Em Enough Rope, il nuovo disco si presenta sin da subito come un lavoro ambizioso: un doppio Lp prodotto da Guy Stevens e composto da diciannove brani.
Di questi diciannove brani (all’origine diciotto più la ghost track Train In Vain) nemmeno uno può essere più definito “punk”, nell’accezione tradizionale del termine.Eppure, nonostante tutto, è proprio London Calling a essere considerato il frutto migliore del punk
Tutto era iniziato tre anni prima quando il chitarrista Mick Jones e il bassista Paul Simonon incontrano Joe Strummer all’ufficio di collocamento dove stavano facendo la fila per il sussidio.In realtà i due, essendo alla ricerca di un cantante, lo stavano tenendo d’occhio.
Qualche tempo dopo con l’aggiunta prima di Terry Chimes e poi di Topper Headon i quattro sarebbero diventati i Clash, la band più iconica degli anni settanta. E poi sul finire del 1979 esce London Calling, un disco che spazza via i canoni del punk più “classico” mettendo insieme i generi musicali più diversi: dal reggae al r ‘n’ b, dal dub al rockabilly e al rock tradizionale classico.Terzo album della formazione londinese, dopo The Clash e Give ‘Em Enough Rope, il nuovo disco si presenta sin da subito come un lavoro ambizioso: un doppio Lp prodotto da Guy Stevens e composto da diciannove brani.Di questi diciannove brani (all’origine diciotto più la ghost track Train In Vain) nemmeno uno può essere più definito “punk”, nell’accezione tradizionale del termine.Eppure, nonostante tutto, è proprio London Calling a essere considerato il frutto migliore del punk
britannico: un capolavoro che rimarrà per sempre nella storia del rock.
La foto della copertina, una delle più popolari della storia della musica, mostra Simonon che distrugge il suo basso.
L’immagine è sfuocata perché la fotografa Pennie Smith, che era molto vicina al bassista, fece un passo indietro mentre continuava a fotografare.Lei non avrebbe voluto utilizzare l’immagine, mentre Joe e Mick pensarono, a ragion veduta col senno di poi, che fosse perfetta.
London Calling è il punto più alto raggiunto dai Clash: i quattro non riusciranno più a ricreare l’alchimia perfetta di quei quattro mesi ai Vanilla Studios, dove l’album è nato.
TRACK LISTING
- London Calling –
- Brand New Cadillac
- Jimmy Jazz
- Hateful
- Rudie Can’t Fail
- Spanish Bombs
- The Right Profile
- Lost in the Supermarket
- Clampdown
- The Guns of Brixton
- Wrong’em Boyo
- Death or Glory
- Koka Kola
- The Card Cheat
- Lover’s Rock
- Four Horsemen
- I’m Not Down
- Revolution Rock
- Train in Vain
Link Full Album:
By Mario Lorusso